lunedì 30 gennaio 2012

primitivo di Manduria

Dottore: Ricorda da quanto tempo avverte di questi pensieri?
Paziente: Da un po'
D: Con un po' intende giorni? settimane?
P: Alcuni mesi
D: Ne prova o ha mai provato conforto?
P: Tutte le volte, ma solo inizialmente.
...

D: Lei ha troppo idealizzato il suo passato. se ne liberi!
P: Dei pensieri o del passato?
D: Sono la stessa cosa, non trova?
P: Mi sta dicendo di smettere con la fotografia
D: No, perché lo pensa?
P: Perché la fotografia è passato, ogni scatto è l'idealizzazione di un attimo.
...

P: Ognuna delle miliardi di foto prodotte fino ad oggi è un tributo a quella porzione del Tempo che, almeno concettualmente, possiamo possedere: il Passato. Non esiste una foto del Futuro, meno che mai del Presente.
D: Continui
P: Pensare una foto, una da realizzare ancora, è già Passato, perché il pensiero che la prodotta si muove anch'esso sulla linea dl tempo. Quando poi la produco fisicamente, rifacendomi a quell'ideale, sublimo l'idea e, inevitabilmente, il Passato. Se mi libero di quell'ideale, come lei suggerisce, non posso produrre nulla.
D: Lei confonde la proiezione con il riflesso.
P: Come?
D: Se permette, uso un elemento che riguarda il suo campo per un esempio: la luce. Una fonte luminosa emette un fascio di luce che va verso un qualcosa, proiettare, quindi va in avanti; il riflesso, viceversa, arriva da, procede indietro. Con la pratica del pensare una foto ci si proietta in avanti, il tentativo di considerare tale pratica come tempo che scorre è illusoria.
P: La luce del Sole impiega otto minuti per raggiungere la Terra.
D: L'esistenza di un corpo, nel caso che lei propone il corpo Terra, determina il Tempo, In sua assenza quella luce esisterebbe comunque. Allo stesso modo il tempo per realizzare una foto è stabilito solo in virtù della presenza di un corpo sensibile che accetta la luce, fatto ciò ne otteniamo il riflesso, la foto, che procede indietro. Finché non la scatta, quindi l'attimo di Presente che entra nel Passato, la sua foto vive nel Futuro.
P: Perché ritiene che abbia confuso le due cose: proiezione e riflesso.
D: Perché ha attribuito al suo passato il compito che non gli spetta. Lei lo identifica come la sorgente, semmai è una parte della radiazione luminosa, e potrebbe, sì, utilizzarla per illuminare la sua fotografia.
P: E cos'è la fonte allora?
D: Lei.